Entrare al TeamLab è come essere risucchiati in un sogno che prende vita intorno a te. Non ci sono confini, né muri: solo luce, movimento e suoni che ti avvolgono completamente. Ti muovi piano, quasi in punta di piedi, come se il luogo potesse sentire ogni tuo respiro.

E poi arrivi lì: nella stanza dell’acqua. I piedi nudi affondano in una vasca tiepida e cristallina, mentre carpe di luce nuotano intorno a te. Non sono vere, ma sembrano vive. Scivolano via sfiorandoti le caviglie, si moltiplicano, si dissolvono. Se ti muovi, cambiano direzione. Se resti fermo, ti danzano attorno. È come essere parte di un fiume che respira, come se la natura e la tecnologia avessero trovato un punto perfetto d’incontro.

Ogni stanza ti lascia qualcosa, ma questa – con le sue carpe luminose, il silenzio liquido e la sensazione di galleggiare nel tempo – è pura magia. Un momento fuori dal mondo, che resta dentro.