
Come nasce un’avventura?
“Sono arrivato alla fine del mondo. E poi, ho scelto di continuare a camminare.”
Questo viaggio comincia così. Con l’amore verso l’ignoto, le esplorazioni, la scoperta.
Lo sguardo che si perde oltre l’orizzonte di una distesa di terra, di acqua, di ghiaccio al di là di ogni ragionevole pensiero.
È durante un precedente viaggio di esplorazione in Patagonia che un gruppo di amici - mentre si trovano in un bar a EL Chalten - dopo aver letto per caso delle esplorazioni di Padre De Agostini in Sud America, decide di provare a raggiungere nuovamente il Monte Torino al centro dello Hielo Continental Patagonico. Una montagna di cui non vi è alcun dato perché mai più salita dopo l’impresa del Padre del 1932.
Di questa avventura si può senz’altro dire che in fondo non è la meta la parte più ardita ed ambita, ma il viaggio stesso! E come tour operator di Torino, di viaggi ce ne intendiamo!
Arrivati in Patagonia, gli amici si lasciano “la civiltà” alle spalle partendo dal lago Argentino e da lì si incamminano a piedi lungo lo Hielo Patagonico Sur per raggiungere la montagna e ritornare alla base in un tempo totale di circa 25 giorni.
Questo è il racconto di un sogno, dell’essenza stessa del viaggiatore che avanza in luoghi davvero sconosciuti in una distesa di cui non è dato vedere la fine.
La Patagonia, che con le sue steppe aride, le sue praterie ed i suoi deserti sconfinati ben si presta ad alimentare il bisogno umano della scoperta.
Con le sue vette – Sierro Torre, Fitz Roy, Torri del Paine (per citarne solo alcune) che si stagliano come guglie ripide verso l’alto. Anche se non tra le più alte al mondo, sono di sicuro tra le più ambite dagli scalatori.
Con la sua gente – rude all’apparenza – ma che conserva l’ospitalità di persone che ti accolgono con calore quando arrivi “alla fine del mondo”
Con il suo nome stesso, che evoca l’idea di luogo remoto, dove in passato in tanti si sono rifugiati per sfuggire alla cattura o alla prigione, primi tra tutti Buch Cassidy e Sundance Kid (di cui ancora oggi si possono incontrare ricordi).
In tanti hanno scritto di questi luoghi da dove il loro viaggio è cominciato. Da Theroux a Bruce Chatwin per citare forse i più famosi ed autorevoli. Nel racconto dei “luoghi non luoghi” per eccellenza - ma che proprio per questo ti catturano - si scopre il fascino di una terra che nasconde in ogni angolo apparentemente vuoto una grande ricchezza di vita e di umanità.
Raccontare un viaggio è come riviverlo. E per noi, che in quanto tour operator viviamo di viaggi lontano dalla nostra quotidianità a Torino, questo racconto è una boccata d’aria.
Vi aspettiamo questa sera Giovedì 17 Giugno alle 21 per raccontarvi la Patagonia e questo viaggio!
Scrivici a info@bashoviaggi.it per partecipare al webinar gratuito!
Ti sei perso il nostro webinar? Niente paura!