Cosa aspettarsi da un viaggio in Lapponia? Mi dicono di raccontare le emozioni e i pensieri che questa Terra suscita in me. Ecco, se penso alla prima immagine che mi ritorna agli occhi, al cuore, alla mente, è la luce. La luce che nei lunghi giorni d’inverno, quando il cielo è terso, ti regala un riverbero sulla neve abbagliante. La stessa luce che nelle giornate uggiose si confonde e copre tutto di grigio ovattato.
La luce dell’estate, quella che non tramonta mai, al massimo si confonde con il crepuscolo per riesplodere senza interruzione al mattino dopo. La luce dell’aurora boreale, magica e profonda. La luce che si accompagna perfettamente con i rumori attutiti dalla neve, rarefatti da una presenza umana spesso assente, da una natura imperante. È un panorama fiabesco. Null’altro.
Ed è per questo che quando poi durante un viaggio in Lapponia incontri una donna sciamana ti sembra del tutto naturale! C’è un filo indissolubile che unisce la cultura femminile nei popoli nativi in tutto il mondo. Un filo di conoscenza e tradizioni tramandate. Tra il popolo Sami la figura delle donne sciamane è quanto mai attuale e non legata alla storia o all’antropologia. Queste donne appartengono al nostro tempo; vivono in fattorie dove allevano renne e utilizzano erbe raccolte nei boschi per preparare tisane depurative e lenitive.
Ma ascoltare i loro racconti e soprattutto ascoltare i loro canti accompagnati dal tamburo diventa un momento veramente indimenticabile. È una specie di “litania”, un canto ritmato capace di toccarti nel profondo. È un canto che riporta, a chi vuole ascoltare, al proprio rapporto con se stessi e con la natura. A ritrovare la propria energia interiore. I tamburi sono parte integrante del canto, sono il ritmo stesso in perfetta sintonia con la sciamana. Sono realizzati con pelli ed ossa di renne, ed ogni volta che la sciamana inizia il suo canto, il suo primo tributo è proprio per la renna. Sul tamburo sono riportati dei segni, una vera mappa distintiva della famiglia che si tramanda di generazione in generazione, incomprensibili da chi non ne fa parte. Sono l’essenza stessa del potere del tamburo e del canto. Il canto stesso che diventa l’essenza di ciò che narra.
Non so quanto sia durato e, ovviamente, non ho compreso una sola parola di questo canto. Ma la sensazione di condivisione totale con tutto ciò che mi circondava in quel momento è stata indescrivibile.
Partirò per un nuovo viaggio in Lapponia? Chissà. Probabilmente si. Sicuramente quando un qualcosa dentro di me sentirà il bisogno di ascoltare nuovamente il suono del tamburo della donna sciamana.
L’atmosfera natalizia e invernale poi rende questa Terra ancora più fiabesca: contattaci per organizzare insieme a noi un magico viaggio in Lapponia!
Cristina